Visina Braccio
Sono nata a Milano ma cresciuta a Bergamo dove tuttora -felicemente- vivo. Bergamo, per Le Corbusier: "Città quasi ignorata e adorabile, Bergamo! La Città Alta, assolutamente sublime", e per qualcun altro "La società bergamasca sembra ferma nella nebbia, in una no man’s land, tra il limbo, la clinica svizzera e la banca. Concordo pienamente con il regista Corman che vede Bergamo come la città di Frankestein". Tutte e due le definizioni a mio parere si attagliano pienamente, nel senso che non si elidono, ma sono complementari. I bergamaschi di adozione, dopo un pò amano moltissimo Bergamo. Un pò sono almeno vent’anni, nel mio caso, trascorsi i quali il finto bergamasco si integra, con successo, divenendo bergamasco doc. Non ho avuto una formazione artistica tradizionale tuttavia sono debitrice a mia madre per avermi inculcato l’amore per l’arte e un certo senso estetico. Amo molto la letteratura, specialmente la letteratura inglese, Angela Carter una delle mie scrittrici preferite. I miei assemblaggi sono semplici scatole di legno con un vetro, dipinte e riempite di oggetti di natura eterogenea, talvolta si può pensare a scarti ma anche a frammenti di oggetti preziosi: il tutto senza "pretese" gerarchiche ma senza dubbio surreali.